DOMANI, il futuro nella sharing economy
Videoteca ecosostenibile propone una selezione di pellicole a tematica green cui varrebbe la pena prestare un po’ di attenzione. Molti di questi film, purtroppo, sono stati snobbati dall’Academy ma, allo stesso tempo, sono riusciti a fissarsi indelebilmente nell’immaginario comune.
DOMANI il docu-film che trova le risposte al nostro futuro: la sharing economy, un road movie di tutti: “Di 10.266 persone, per essere esatti” rivela il regista Cyril Dion. Il suo documentario è stato infatti un esempio emblematico della raccolta fondi dal basso: “Per finanziarlo, abbiamo infatti lanciato una campagna sulla piattaforma di crowdfunding KissKissBankBank. Volevamo raccogliere 200mila euro in due mesi. Li abbiamo ottenuti in due giorni. E nel giro di due mesi avevamo circa 450mila euro. È il record mondiale di raccolta fondi per un documentario”.
Domani, il futuro è nel consumo collaborativo
La razza umana ha immaginato la propria estinzione milioni e milioni di volte. Dovesse mai esserci un responsabile nel gioco dell’estinzione umana, questi sarebbe l’uomo. Colpevole di aver eletto la voracità a istinto che tutto muove, fagocitando anche ciò che non avrebbe dovuto. Fior di studi, il più famoso pubblicato sulla rivista Nature nel 2012, attesta l’esistenza di un declino lento e inesorabile. Che, in men che non si dica, provocherà il crollo dei nostri ecosistemi, rendendo impossibile la vita sulla Terra.
Catastrofe, dunque, catastrofe annunciata. Ma che fare perché l’uomo cambi, salvando se stesso e il mondo che lo circonda?
Un viaggio intorno al mondo alla ricerca di soluzioni valide per dimostrare che un domani migliore è possibile. Partendo dagli esperimenti più riusciti nei campi dell’agricoltura, energia, urbanistica, economia, democrazia e istruzione…
“La grande forza di DOMANI – aggiunge Mélanie Laurent – è anche nelle scelte delle migliaia di cittadini che hanno contribuito a finanziarlo. Circa un terzo dei donatori ha chiesto che in cambio della loro donazione fosse piantato un albero. Non soltanto hanno co-finanziato il film, ma non hanno voluto guadagnarci niente. Questo è stato ancora più straordinario. L’operazione è stata un tale successo che il resto è avvenuto molto rapidamente”.