Facciamo sentire la nostra voce per la giustizia climatica
La chiamata di Papa Francesco: “È diventato urgente e impellente lo sviluppo di politiche affinché nei prossimi anni l’emissione di biossido di carbonio e di altri gas altamente inquinanti si riduca drasticamente, ad esempio, sostituendo i combustibili fossili e sviluppando fonti di energia rinnovabile.” E il monito di Francesco non è rimasto disatteso.
Un gruppo di realtà internazionali d’ispirazione cattolica: Focsiv, Jpic (Commissione Giustizia e Pace dell’Unione dei Superiori generali e dell’Unione internazionale delle Superiori generali), Movimento cattolico mondiale per il Clima(Gccm), Cafod, Trocaire e Cidse hanno organizzato, sulla base dell’appello al cambiamento della Laudato Si’, una conferenza internazionale per esaminare i legami tra disinvestimento dai combustibili fossili, investimento in energia rinnovabile gestita da comunità locali ed organizzazioni cattoliche.
Perché l’urgenza di garantire una transizione rapida e giusta dai combustibili fossili verso un sistema di energia pulita per tutti non può essere sottovalutata, e alle organizzazioni cattoliche spetta un ruolo significativo da svolgere in questa direzione.
Investire leggendo la Laudato sì e disinvestire dalle fossili
L’era delle fonti fossili di energia si sta chiudendo, la nuova era è delle rinnovabili, siamo in transizione e per accelerare, almeno per scongiurare i peggiori effetti dei cambiamenti climatici, uno degli strumenti a disposizione è il disinvestimento dalle fossili.
Una campagna “Fossil fuel divestment” nata nei campus universitari statunitensi e divenuta rapidamente mondiale, quella del divestment dalle società attive nel carbone, petrolio e gas, in cui una parte crescente del mondo cattolico vede un modo concreto di dare risposta agli appelli della Laudato si’ di Papa Francesco.
La campagna è sbarcata in Italia con #DivestItaly e le organizzazioni cattoliche globali hanno deciso di aderirvi impararando dall’esperienza di chi l’ha fatto e lo stesso Vaticano sta valutando come reinvestire in modo sostenibile rivolgendo lo sguardo ad esempio al settore degli investimenti ad alto impatto sociale. Le linee guide sugli investimenti sostenibili ed etici, lasciate alle conferenze episcopali locali, sono ad esempio allo studio anche da parte della Cei.
A oggi alla campagna mondiale per il disinvestimento hanno aderito quasi 700 investitori istituzionali, con asset gestiti per 5.200 miliardi di dollari.