di Giovanni Pivetta
20 Febbraio 2019
Campagna Social "L'Ambiente siamo Noi", mettici la faccia
Giovanni Pivetta e Cristiana Ceruti , Habitami Energy & Building Advisor

Perché vogliamo dell’azione sul riscaldamento globale?

Perché lo dobbiamo a tutti i giovani di questo Paese, e perché ci offre opportunità oggi. Se non riduciamo le nostre emissioni di gas serra immediatamente finché non saranno completamente eliminate entro il 2050, il nostro futuro sarà minacciato. Ecco perché dobbiamo agire. Perché esistono soluzioni. Sappiamo cosa fare. Spetta sia ai politici che ai cittadini ora agire.

Quindi non basta dire che difendo l’ambiente: l’ambiente si difende con le opere prima che con le parole. Il problema in fondo siamo noi, Noi Uomini e Donne e non solo le Istituzioni. Cerchiamo di agire in modo tale che gli effetti della nostra azione siano compatibili con la continuazione di una vita autenticamente umana.

Il riscaldamento globale è causato principalmente dalla CO2, un gas rilasciato durante la combustione di combustibili fossili come carbone, gas naturale, benzina, diesel, dobbiamo dimezzare anche le emissioni di altri gas serra come il metano e il protossido di azoto, prodotti in particolare dagli allevamenti intensivi, entro il 2050.

Non è ancora tardi, possiamo cambiare le cose

L’Ambiente è il nostro Paese, le nostre comunità, le nostre famiglie.
Ti prego, non dimenticare il diritto al futuro delle prossime generazioni.

Siamo la prima generazione ad avere la tecnologia, la conoscenza scientifica e l’intenzione globale per creare un reale futuro economico sostenibile per l’intera umanità, noi siamo anche l’ultima generazione che ha davvero l’opportunità di fermare il cambiamento climatico prima che sia troppo tardi.

Siamo di fronte a quella che sta velocemente diventando la più grande crisi morale del nostro tempo. In cui quelli meno responsabili dovranno patire il costo più grande e smettiamola, per l’amor di Dio, di denigrare la scienza, smettiamola di dare potere a persone che non credono nella scienza o, peggio, fingono di non credere nella scienza per i propri interessi.

Cosa stiamo chiedendo?

Una politica ambiziosa che renda l’Italia un paese neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050 e che, nei prossimi anni, porti a una sostanziale riduzione dei gas a effetto serra. Chiediamo un piano di investimento ambizioso e socialmente giusto che aiuti tutti i cittadini e le imprese a compiere la transizione energetica verso una società a impatto climatico zero.
Questo piano di investimento dovrebbe essere applicato entro la fine del 2022.

Cosa ti chiediamo? Abbiamo bisogno di Te!

E si, ti stiamo chiedendo di impegnarti per il futuro delle nuove generazioni, mandaci una foto e raccontaci quale cambiamento metterai in atto o già stai perseguendo per ridurre la tua impronta ecologica e aiutare la lotta ai cambiamenti climatici.

Il fatto di percepire il cambiamento cli­matico come un problema collettivo spinge anche a credere che le soluzioni siano di esclusiva competenza delle isti­tuzioni, dei governi o dei trattati inter­nazionali. Ma nei fatti non è così: i com­portamenti del singolo, pur non decisivi, sono invece rilevanti.

Mancando queste infor­mazioni di base, i cittadini non riescono a capire che anche il loro stile di vita ha un ruolo nel determinare i cambiamenti climatici e che, modificandolo, si potreb­be contribuire a contenere il fenome­no. Infine, non bisogna dimenticare che nelle dinamiche di gruppo il conte­sto e l’approvazione sociale giocano un ruolo fondamentale.

La motivazione ad agire dipende sì dal nostro sistema di va­lori, ma anche dall’atteggiamento di chi ci sta accanto. E così le scelte sostenibili di alcuni possono diventare contagiose e influenzare i comportamenti di tutti, so­prattutto se ciò si associa a decisioni le­gislative che le accompagnano e le inco­raggiano.

Le nostre abitazioni sono responsabili del 30% delle emissioni nocive sul nostro Pianeta e del 40% dei consumi energetici. La riqualificazione energetica del parco immobiliare esistente offre al settore dell’edilizia una grande opportunità senza consumo di suolo ed è al centro dell’attenzione in Europa.

C’è bisogno dell’aiuto di tutti e tu puoi fare moltissimo aumentando la consapevolezza nel tuo pubblico su una tematica spesso sconosciuta o mal descritta. Non crediamo che ci sia una sola strada ma tante che convergono, crediamo che “niente è più grande delle piccole cose” quindi qualsiasi azione virtuosa e fossil free aiuterà a fare la differenza.

Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità…

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Mettici la faccia! Aggiungi alla tua foto profilo il motivo che trovi Qui.

Chi Siamo

Questa è una campagna sociale lanciata da Habitami – patti chiari per l’efficienza sostenibile associata all’ASVIS – Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile.

Habitami è una campagna pubblica per la riqualificazione energetica edifici nata a Milano nel 2013 con il patrocinio e e il sostegno di Istituzioni Enti ed Associazioni, per informare e assicurare ai cittadini interventi di efficienza energetica garantita.

In questi 5 anni si è diffusa in tutta Italia in virtù del rispetto del ruolo di soggetto terzo indipendente tra gli attori del mercato riconosciuto da cittadini e accreditato da Enti Istituzioni e stakeholder, retto tenendo fede al protocollo di garanzia. Habitami non riceve alcun finanziamento pubblico.

Habitami ha ricevuto nel 2015 il Premio Internazionale di comunicazione ambientale per la sezione “Comunicare il Protocollo di Kyoto” consegnato da Luca Mercalli, presidente del comitato scientifico.Report Rai3 dedica un servizio nel 2016 nella puntata L’Italia è de “i Fossilizzati” ma la campagna Habitami è efficienza sostenibile.

ENEA – l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile invita Habitami agli Stati generali dell’efficienza energetica quale Best practice e sigla un protocollo d’intesa, quale soggetto terzo e indipendente, per fare sistema edificio con un tavolo tecnico sui protocolli di sostenibilità per la valutazione della qualità ambientale degli edifici.

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