di Redazione
24 Gennaio 2019
Greta Thunberg, l'ambiente siamo noi e vogliamo un futuro

Non siamo venuti qui per pregare i leader, fermiamoci!

Fermiamo tutto ciò che stiamo facendo per un attimo e dedichiamo del tempo al messaggio di questa ragazza che ci interpella con urgenza.

Lei viene dal nord, dalla Svezia, uno dei paesi più ricchi del più ricco continente del mondo, possiede la parola che sa farsi ascoltare e si rivolge al mondo con argomentazioni articolate e convincenti perché la vita e il futuro le sono così cari da spingerla ad azzardare l’impossibile.

Greta è arrivata fino in Polonia, a Katowice, e nel corso della conferenza internazionale sul clima “Cop 24”, ha fatto un intervento a difesa dell’ambiente per il nostro futuro che, fosse per me, farei ascoltare in ogni classe di scuola a bambini e ragazzi di ogni età. Parole che meritano una riflessione

Il testo tradotto del discorso di Greta Thunberg

Il mio nome è Greta Thunberg, ho quindici anni e vengo dalla Svezia. Molte persone dicono che la Svezia sia solo un piccolo Paese e a loro non importa cosa facciamo. Ma io ho imparato che non sei mai troppo piccolo per fare la differenza. Se alcuni ragazzi decidono di manifestare dopo la scuola, immaginate cosa potremmo fare tutti insieme, se solo lo volessimo veramente.

Ma per fare ciò dobbiamo parlare chiaramente, non importa quanto questo possa risultare scomodo. Voi parlate solo di una crescita senza fine in riferimento alla green economy, perché avete paura di diventare impopolari. Parlate solo di andare avanti con le stesse idee sbagliate che ci hanno messo in questo casino.

(…) Ma non mi importa risultare impopolare, mi importa della giustizia climatica e di un pianeta vivibile. La civiltà viene sacrificata per dare la possibilità a una piccola cerchia di persone di continuare a fare profitti. La nostra biosfera viene sacrificata per far sì che le persone ricche in Paesi come il mio possano vivere nel lusso. Molti soffrono per garantire a pochi di vivere nel lusso.

Nel 2078 festeggerò il mio settantacinquesimo compleanno. Se avrò dei bambini probabilmente un giorno mi faranno domande su di voi. Forse mi chiederanno come mai non avete fatto niente quando era ancora il tempo di agire. Voi dite di amare i vostri figli sopra ogni cosa, ma state rubando loro il futuro davanti agli occhi.

Finché non vi fermerete a focalizzare cosa deve essere fatto anziché su cosa sia politicamente meglio fare, non c’è alcuna speranza. Non possiamo risolvere una crisi senza trattarla come tale.

Noi dobbiamo lasciare i combustibili fossili sotto terra e dobbiamo focalizzarci sull’uguaglianza e se le soluzioni sono impossibili da trovare in questo sistema significa che dobbiamo cambiarlo.

Non siamo venuti qui per pregare i leader a occuparsene. Tanto ci avete ignorato in passato e continuerete a ignorarci. Voi non avete più scuse e noi abbiamo poco tempo. Noi siamo qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no: il vero potere appartiene al popolo. Grazie.

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