di Staff Habitami
21 Giugno 2024
La prima volta a processo dell'inquinamento ambientale in Italia

E’ il primo processo in Italia in cui il reato di inquinamento ambientale, nella forma colposa, viene contestato a chi ci governa. O meglio, ai rappresentanti delle amministrazioni pubbliche.

Ed è destinato ad essere, se si andrà a giudizio, uno dei primi dibattimenti in cui verranno esibite le carte relative alle procedure di infrazione, riguardo all’ambiente, dello Stato italiano, accertate dalla Commissione europea. Carte depositate nei giorni scorsi dal pm, che costituiscono un’integrazione dell’inchiesta in cui vengono contestati dalla procura numerosi sforamenti dei limiti di concentrazione degli inquinanti – come le Pm10 – tra il 2015 e il 2019.

Per i consulenti dell’accusa questi sforamenti avrebbero determinato, a Torino, oltre mille morti. Anche se non sono i decessi il reato che il giudice dovrà valutare, bensì l’inquinamento ambientale, secondo quanto previsto dalla legge del 2015.

Gli ex amministratori sono accusati di avere causato, per i pm, una «compromissione o deterioramento significativo e misurabile dell’aria della Città di Torino, non adottando misure e politiche adeguate». O di non avere impedito che gli amministratori torinesi provocassero conseguenze dannose riguardo alla qualità dell’aria.

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