di Giovanni Pivetta
13 Giugno 2024
FARE SISTEMA NELLA GESTIONE INTEGRATA DEI CONDOMINI DAL 2024

FARE SISTEMA NELLA GESTIONE INTEGRATA DEI CONDOMINI

Fare efficienza energetica ed essere sostenibili dal 2024, vuol dire fare scelte oculate e consapevoli, perché la sostenibilità passa da quella ambientale a quella economica per calarsi nella realtà del mercato italiano di oggi.

In Italia l’avvento del Superbonus, provvedimento in sé potenzialmente virtuoso ma codificato in modo velleitario, ha puntato i riflettori sulla riqualificazione energetica integrata degli edifici. Aumentando nel Paese la conoscenza di soluzioni impiantistiche ed edili volte al risparmio energetico e alla valorizzazione delle nostre case. La giostra dei cambi legislativi e i fatti di cronaca legati alle truffe alle casse dello Stato non possono però cancellare la certezza che un immobile riqualificato aumenti il suo valore di mercato, offra un comfort abitativo più elevato e ci faccia risparmiare sulle bollette.

Senza contare il fatto che, secondo i dati ufficiali, il 53% degli immobili residenziali italiani è stato costruito in epoca anteriore al 1970 ed il 31% nel ventennio tra il 1971 e il 1990 per cui la durabilità di un edificio non essendo eterna necessita di una programmata manutenzione strutturale affinché i livelli di sicurezza e di efficienza vengano mantenuti altrimenti fenomeni quali la corrosione, l’esposizione alle intemperie, l’azione antropica rischiano di avere la meglio sulla capacità di resistenza dei materiali costituenti l’edificio.

LE POLITICHE AMBIENTALI IN EUROPA E IN ITALIA

Se finora l’Europa ha sospinto politiche green* che portassero gli edifici a essere più efficienti dall’altra l’Italia sta progressivamente riducendo i sostegni fiscali finora conosciuti.

Sono già state eliminate le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito su qualsiasi beneficio fiscale relativo alla casa lasciando ai cittadini la sola possibilità di detrarre dall’Irpef in 10 anni le spese sostenute.
Inoltre dal 1° gennaio 2025 la detrazione per il bonus Casa scenderà al 36% per tre anni dopodiché, dal 2028 al 2033, l’agevolazione si abbasserà al 30%. L’Ecobonus con le aliquote al 50% e 65% non esisterà più, infatti dal 2025 tutti i lavori di efficientamento energetico sugli immobili rientreranno nel bonus Casa, quindi al 36%.

LA DIRETTIVA UE “CASE GREEN”

Con il provvedimento casa green, approvato in seduta plenaria il 12 marzo 2024 (senza il voto dell’Italia) e poi ratificato dal Consiglio Ecofin, l’Unione Europea intende ridurre del 55% entro il 2030 le emissioni nocive rispetto ai livelli del 1990 e raggiungere le emissioni zero entro il 2050. Come? Il testo prevede che tutti i nuovi edifici dovranno essere a zero emissioni a partire dal 2028, mentre quelli esistenti dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 1° gennaio 2030 e D entro il 2033. Per il riscaldamento si prevede il divieto di utilizzo di combustibili fossili entro il 2035 e l’abolizione di sussidi per l’installazione di boiler a combustibili fossili entro il 2024.
“Gli edifici sono il settore più energivoro in Europa. Consumano il 40% dell’energia e generano il 36% delle emissioni di gas ad effetto serra” ha affermato Kadri Simson, Commissaria per l’Energia dell’Ue. “Inoltre, gli immobili meno efficienti consumano dieci volte più energia di quelli nuovi o ben ristrutturati”: di questi consumi si dovrà tenere conto nelle scelte di pianificazione e investimento.

COSA PREVEDE LA DIRETTIVA UE “CASE GREEN”

La direttiva “case green” richiede ad ogni Stato membro dell’Unione Europea di impegnarsi nell’implementazione di un nuovo piano di riqualificazione degli edifici, adottando misure mirate a garantire una riduzione dell’energia primaria media utilizzata dagli edifici residenziali.

Perché non dobbiamo temerla?
L’obiettivo della proposta di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia (nota come direttiva casa green) è di assicurare un’accelerazione all’efficientamento energetico del patrimonio esistente. Il testo licenziato dal Parlamento europeo – non ancora definitivo – non prevede l’obbligo di effettuare lavori edili.

Come si può quindi affrontare il tema dell’efficienza energetica nei condomìni?

Noi crediamo che solo un’analisi dello stato di fatto puntuale e approfondita possa portare a soluzioni di efficienza che abbiano le basi per poter essere concretizzate.

Non può quindi essere un’attività gratuita perché deve essere redatta da professionisti con esperienza, competenza e credibilità, non solo, occorre che le analisi e le valutazioni sul campo tengano conto delle necessità di intervento dell’edificio e delle possibilità di chi lo abita, ponendosi in un’ottica di programmazione.
Il risultato deve essere quello di proporre lavori realizzabili con una chiara esposizione dei costi e benefici dei diversi interventi.

Interventi che devono essere progettati utilizzando il know how tecnologico in continuo aggiornamento, un mix di tecnologie innovative ma già testate in grado di assicurare il massimo risparmio ed efficienza energetica nel tempo.

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